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Il ''' | Il T'''eatro Garibaldi''' di Santa Maria Capua Vetere è un edificio teatrale lirico fondato nel 1890 e inaugurato nel 1896, dotato di 228 posti. | ||
Dal 2017 ospita al suo interno una sezione del Museo civico e archivio storico di Santa Maria Capua Vetere dedicata al teatro e al cinema. | Dal 2017 ospita al suo interno una sezione del Museo civico e archivio storico di Santa Maria Capua Vetere dedicata al teatro e al cinema. | ||
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Terminati i lavori, il 27 maggio del 2004 il Teatro Garibaldi ha riaperto i battenti e nello stesso anno è ripresa la programmazione della stagione teatrale, prevalentemente con spettacoli di prosa. | Terminati i lavori, il 27 maggio del 2004 il Teatro Garibaldi ha riaperto i battenti e nello stesso anno è ripresa la programmazione della stagione teatrale, prevalentemente con spettacoli di prosa. | ||
== Architettura == | ==Architettura== | ||
La facciata, chiaramente ispirata all'Opera Garnier di Parigi, presenta, al piano terra, una zoccolatura in pietra calcarea che si alza per oltre 1,50 metri sul livello della strada e tre portoni d'ingresso con ai lati due nicchie che ospitano le statue in gesso di Carlo Goldoni (a destra) e Vittorio Alfieri (a sinistra), atti a simboleggiare la Commedia e la Tragedia. Sopra le porte d'ingresso ci sono quattro medaglioni che raffigurano Vincenzo Bellini, Gioachino Rossini, Giovanni Battista Pergolesi e Domenico Cimarosa. Al primo piano, invece, cinque balconi non sporgenti con balaustra, chiusi da finestroni e separati da colonne corinzie binate che reggono la trabeazione al di sopra della quale è il frontone con il nome del teatro, ai cui lati svettano due timpani arcuati con bassorilievi in gesso. La sala, a ferro di cavallo, con pavimento in legno leggermente in discesa, è in stile tardo-neoclassico e presenta, sul soffitto, un dipinto di Gaetano Esposito raffigurante "L'Apoteosi della Poesia: Torquato Tasso che esce dal Tempio delle Muse. La platea ospita 150 poltroncine numerate disposte su 11 file mentre i 42 palchi, disposti su tre ordini, hanno una capienza complessiva di 168 posti cui vanno aggiunti i circa 60 posti del cosiddetto “loggione” che occupa tutto il quarto ordine. Interessante anche il “Salone degli Specchi”, destinato ad attività culturali. | La facciata, chiaramente ispirata all'Opera Garnier di Parigi, presenta, al piano terra, una zoccolatura in pietra calcarea che si alza per oltre 1,50 metri sul livello della strada e tre portoni d'ingresso con ai lati due nicchie che ospitano le statue in gesso di Carlo Goldoni (a destra) e Vittorio Alfieri (a sinistra), atti a simboleggiare la Commedia e la Tragedia. Sopra le porte d'ingresso ci sono quattro medaglioni che raffigurano Vincenzo Bellini, Gioachino Rossini, Giovanni Battista Pergolesi e Domenico Cimarosa. Al primo piano, invece, cinque balconi non sporgenti con balaustra, chiusi da finestroni e separati da colonne corinzie binate che reggono la trabeazione al di sopra della quale è il frontone con il nome del teatro, ai cui lati svettano due timpani arcuati con bassorilievi in gesso. La sala, a ferro di cavallo, con pavimento in legno leggermente in discesa, è in stile tardo-neoclassico e presenta, sul soffitto, un dipinto di Gaetano Esposito raffigurante "L'Apoteosi della Poesia: Torquato Tasso che esce dal Tempio delle Muse. La platea ospita 150 poltroncine numerate disposte su 11 file mentre i 42 palchi, disposti su tre ordini, hanno una capienza complessiva di 168 posti cui vanno aggiunti i circa 60 posti del cosiddetto “loggione” che occupa tutto il quarto ordine. Interessante anche il “Salone degli Specchi”, destinato ad attività culturali. | ||
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