Teatro Francesco Cilea

Versione del 23 giu 2022 alle 13:34 di ChiaraBardelli (discussione | contributi) (inserita descrizione e link a pagina facebook)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)

Il teatro comunale Francesco Cilea di Reggio Calabria è intitolato alla memoria del compositore calabrese, nato a Palmi, Francesco Cilea.

Situato di fronte a palazzo San Giorgio, l'edificio occupa un'area compresa tra il corso Garibaldi ad ovest, la via cattolica dei Greci a sud, la via del Torrione ad est e la via Osanna a nord.

Con una capacità di 1.500 posti è il teatro più grande in Calabria. I locali a piano terra (che si affacciano sul Corso Garibaldi) per molti anni furono adibiti ad uffici e ritrovi, i seminterrati furono invece utilizzati per convegni e mostre. Le linee esterne sono ispirate all'architettura classica per volere del sindaco Giuseppe Valentino, infatti egli volle che tra i tanti edifici di Reggio, ve ne fosse qualcuno che riprendesse le forme architettoniche dell'antica città magnogreca. La grande sala di stile modernista, che ha sostituito negli anni '60 quella originale in stile neo-classico, è disegnata a forma di ferro di cavallo e presenta tre ordini di palchi ed un loggione, con un ampio palco reale posto al centro, tra la seconda e terza fila di palchi.

Al primo piano il teatro ospita la Pinacoteca Civica di Reggio Calabria che espone pregiate opere pittoriche acquisite dall'antico museo cittadino grazie a lasciti, donazioni e acquisti.

Storia

Il 21 agosto 1913, grazie anche all'interessamento del ministro Giuseppe De Nava, su progetto del cugino, l'ing. Pietro De Nava, fu posata con solennità la prima pietra del Teatro Garibaldi, i lavori procedettero fino allo scoppio del primo conflitto mondiale. Probabilmente a causa della scarse risorse finanziarie i lavori non ricominciarono, ma la struttura continuò a funzionare nei mesi estivi (nel 1928 ospitò un concerto per le celebrazioni Mariane di settembre, negli anni trenta, fu completamente abbandonato e l'area riutilizzata come maneggio per equitazione.

La costruzione fu realizzata, grazie all'allora ministro Giuseppe De Nava ed al sindaco Giuseppe Valentino (Sindaco della ricostruzione dopo il terremoto del 1908) in varie riprese, su progetto degli ingegneri Domenico De Simone e Laviny. L'inaugurazione avvenne nel 1931.

Nel secondo dopoguerra la sala del Teatro Cilea viene ampliata, viene data nuova forma alla linea dei palchi, il soffitto diventa sontuoso imponente, ed il boccascena con la nuova cavea per l'orchestra molto elegante; il Cilea diviene così una struttura tra le più belle e funzionali d'Italia e viene reinaugurato dal sindaco Domenico Mannino il 25 febbraio del 1964 con l'opera Il Trovatore di Giuseppe Verdi.

La gestione della struttura viene affidata fin dall'inizio in concessione alla "SAR di Paolo e Francesco Montesano" e per oltre un ventennio, la struttura accoglie compagnie di prosa, varietà e teatrali, che vantavano i più bei nomi del panorama artistico italiano ed internazionale del dopoguerra.

Nel 1985 la commissione di vigilanza della prefettura dichiara inagibile parte del teatro, più precisamente tutto il settore dei palchi, per necessari radicali lavori di ristrutturazione e di adeguamento alle più recenti norme antincendio.

La struttura rimase operativa fino al 1994 con agibilità limitata e finalmente nel 1996 vennero iniziati i necessari lavori di ristrutturazione ed adeguamento alle normative, che, dopo quasi diciotto anni, restituirono il Teatro Comunale Cilea alla città di Reggio, pronto a proseguire sulle orme degli anni sessanta la sua gloriosa tradizione artistica e culturale, accogliendo gli artisti più importanti di questo primo scorcio del XXI secolo.

https://it-it.facebook.com/teatrofrancescocilea/